la nostra storia

Il progetto Modem Libero è nato nel 2017 per raccontare, affrontare e superare una problematica tutta italiana legata all’applicazione della normativa europea 2015/2120 in vigore dall’aprile 2016 ma mai davvero seguita dai provider italiani.

In chiara contrapposizione con quanto stabilito dalla normativa, che regola non solo la possibilità di accedere alla rete agli utenti finali ma la facoltà di poterlo fare scegliendo il dispositivo che ritengono più opportuno, i provider italiani hanno a lungo imposto l’utilizzo di modem router forniti dagli stessi, con prestazioni spesso inferiori a quanto disponibile sul mercato e, soprattutto, con vincoli non solo contrattuali ma anche di carattere economico che, per anni, hanno reso difficile se non impossibile smettere di usare un dispositivo che non era stato scelto dall’utente.

Con Modem Libero abbiamo prima sensibilizzato l’opinione pubblica su questo problema, contestando le prassi dei maggiori provider, totalmente in contrapposizione a quanto stabilito a livello europeo. In seguito, abbiamo organizzato una raccolta firme per sottolineare l’importanza della libertà di scelta.

Con questa petizione abbiamo ancora una volta ribadito al pubblico quanto deciso dall’UE: gli utenti finali devono avere il diritto di accedere a informazioni e contenuti e di diffonderli, nonché di utilizzare e fornire applicazioni e servizi, e utilizzare apparecchiature terminali di loro scelta, indipendentemente dalla sede dell’utente finale o del fornitore o dalla localizzazione, dall’origine o dalla destinazione delle informazioni, dei contenuti, delle applicazioni o del servizio, tramite il servizio di accesso a Internet.

Fortunatamente, grazie anche all’appoggio delle associazioni di categoria e, soprattutto, al continuo lavoro di AGCOM, siamo riusciti a sbloccare la situazione alla fine del 2018, nonostante i molti ricorsi dei provider, atti ovviamente a bloccare il giusto e naturale corso delle cose. Vittoria non totale ma piccoli successi parziali. Inizialmente, infatti, l’applicazione della normativa ha riguardato solo i nuovi clienti, mentre per i vecchi era ancora molto difficile abbandonare le imposizioni subite per anni e poter quindi sfruttare la connessione con un dispositivo di propria scelta.

I plurimi ricorsi al TAR da parte dei provider hanno fatto slittare l’applicazione delle disposizioni di AGCOM a tutela dei vecchi clienti, impedendoci di raggiungere tutti gli obiettivi che ci eravamo posti ma permettendo però una libertà di scelta agli utenti che, anche solo un paio di anni prima, era utopia.

Il 2020, a causa soprattutto della pandemia, ha rimescolato molte delle carte in tavola, anche per l’introduzione dei voucher pc e internet che, stando alle attuali condizioni, rischiano di riportare il problema della libertà di scelta a una situazione che pensavamo di aver abbondantemente superato.

Per questo, nel 2021, la nostra battaglia continuerà non solo per mantenere le vittorie conquistate finora, ma anche per prevenire che le fondamentali misure di aiuto in campo digitale possano essere sfruttate per riportare in auge il mondo pre-modem libero.

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