GUIDA AGLI UTENTI: COME RESTITUIRE IL MODEM E SMETTERE DI PAGARLO
- On 15 Aprile 2020
Restituzione del modem abusivamente imposto ed eliminazione della relativa voce in bolletta: una guida per gli utenti
CHI?
Chi ha diritto a restituire il modem-router impostogli dall’operatore
Tutti gli utenti finali hanno il diritto a restituire l’apparecchiatura terminale fornitagli dal proprio operatore nel caso in cui, al momento della stipula del contratto, sia stato loro imposto di acquistarla o noleggiarla dall’operatore stesso, negando l’opzione di utilizzarne uno di loro scelta.1
DA QUANDO?
Da quando si può far valere il diritto alla restituzione
L’art 5, comma 1, della Delibera 348/18/CONS prevede l’obbligo per gli operatori di modificare i contratti in essere con modem imposto per renderli conformi alla normativa.2
Questo aspetto è stato recentemente confermato anche da una sentenza del TAR.
A partire dal 28/01/2020, gli utenti finali possono pretendere dal proprio operatore il rispetto dei propri diritti.
COME FARE?
Come richiedere la variazione del contratto e restituire il modem
In teoria, spetterebbe all’operatore proporre al proprio utente la correzione del contratto in conformità ai suoi diritti. Tuttavia, ad oggi, non risulta che la maggior parte dei grandi operatori abbia preso alcuna iniziativa in tal senso.
Solo TIM, al momento, sembra concedere la possibilità di smettere di pagare il modem grazie a un semplice clic nell’area cliente per “aderire gratuitamente ad un’offerta senza vincolo di utilizzo e addebito del modem“. Confidiamo che gli altri provider prendano presto esempio.
L’utente dispone comunque di tre potenti strumenti per ottenere il rispetto dei propri diritti:
A) Il reclamo
B) Conciliaweb
C) La segnalazione ad AGCOM
Tali strumenti non sono alternativi: l’utente può scegliere di attivarne anche più di uno. Il nostro consiglio è di partire sempre con un formale reclamo e, qualora l’operatore risponda negativamente o non risponda nel termine di 45 giorni dalla ricezione del reclamo stesso, procedere con Conciliaweb e con la segnalazione.
A) Il reclamo
Ogni operatore prevede varie modalità per la proposizione dei reclami. Il nostro suggerimento è di optare per quelle di più immediata prova, ossia la PEC se disponibile, o la raccomandata con ricevuta di ritorno. In alternativa va bene anche il fax.
Di seguito l’elenco aggiornato ad oggi dei maggiori operatori e relative informazioni di contatto per inviare il reclamo:
Tim
PEC: telecomitalia@pec.telecomitalia.it
Fax: 800 000 187
Indirizzo per raccomandata a/r: TIM – Casella postale 111 – 00054 Fiumicino (RM)
Vodafone
PEC: vodafoneomnitel@pocert.vodafone.it
Fax: 800 034 626
Indirizzo per raccomandata a/r: Vodafone – Casella postale 109 – 14100 Asti
Wind3
PEC: servizioclienti159@pec.windtre.it (Wind3 Privati)
customercarewindtrebusiness@pec.windtre.it (Wind H3G business)
servizioclienti155@pec.windtre.it (Infostrada, 3Fiber)
Fax: 800 915 844
Indirizzo per raccomandata a/r: WindTre – Casella postale 133 – 00173 Roma Cinecittà (RM)
Se non avete un fax, potete usufruire di servizi online come Faxator o Faxalo.
Al fine di agevolare gli utenti, la Free Modem Alliance ha messo a disposizione uno specifico modello di reclamo liberamente utilizzabile, che potete scaricare qui.
Ricordatevi di allegare sempre un documento di identità e codice fiscale assieme al modulo di reclamo.
Come anticipato, l’operatore ha l’obbligo di rispondere ai reclami entro il termine massimo di 45 giorni dalla ricezione.
B) Conciliaweb
Nel caso in cui il reclamo non abbia sortito l’effetto desiderato, l’utente può rivolgersi gratuitamente al CORECOM, avviando un procedimento su Conciliaweb. L’utente dovrà recarsi su https://conciliaweb.agcom.it/conciliaweb/login.htm, registrarsi e poi esporre sinteticamente la propria lamentela, allegando ove possibile la documentazione rilevante e, in particolare, il precedente reclamo scritto (se lo ha fatto). L’intera procedura si svolge via internet e verrà fissata una udienza virtuale, alla quale l’utente potrà partecipare a distanza via computer, direttamente o tramite un delegato.
C) Segnalazione ad AGCOM
L’AGCOM mette a disposizione degli utenti una ulteriore procedura per denunciare le violazioni della normativa vigente da parte degli operatori di telecomunicazione, compilando un modulo disponibile su https://www.agcom.it/299 e inviandolo al termine via email, attraverso il comando inserito in calce al modulo stesso.
Per denunciare il mancato rispetto del proprio diritto a restituire/smettere di pagare il modem, l’utente dovrà selezionare in particolare la voce “trasparenza tariffaria” presente nell’elenco e, nella descrizione della problematica, dovrà usare le seguenti parole chiave: “modem libero” e “Delibera 348/18/CONS“. Anche in questo caso, è utile aver già presentato un reclamo scritto così da poterlo allegare, unitamente all’eventuale risposta negativa da parte dell’operatore.
Maggiori informazioni e associazioni di consumatori
Per assistenza nella gestione delle procedure di reclamo, conciliazione e segnalazioni, l’utente può farsi assistere anche da un’associazione di consumatori di propria fiducia.
Ad oggi, le seguenti associazioni di consumatori aderiscono espressamente alla Free Modem Alliance:
- Altroconsumo (altroconsumo.it)
- Movimento Difesa del Cittadino (http://www.difesadelcittadino.it/)
La Free Modem Alliance si mette in ogni caso a disposizione di tutte le associazioni di consumatori operanti in Italia per fornire chiarimenti rispetto all’assetto normativo, regolamentare e alle campagne in corso a difesa del Modem Libero.