IL PUNTO DELLA SITUAZIONE CON DAVIDE ROSSI DI AIRES
- On 28 Luglio 2020
Qualche giorno fa abbiamo avuto l’occasione di fare due chiacchiere con Davide Rossi, direttore generale di Aires (Associazione Italiana Retailers Elettrodomestici Specializzati) e abbiamo fatto un po’ il punto sulla situazione Modem Libero e sulle novità degli ultimi mesi.
È facile pensare che Modem Libero sia una realtà ormai affermata, con tutti gli operatori che rispettano quanto stabilito a livello europeo e tutti gli utenti liberi di scegliere il proprio router preferito. Ma facciamo un passo indietro: perché è giusto che gli utenti possano scegliere quale dispositivo usare? Innanzitutto perché lo stabilisce una normativa europea ma anche perché “sarebbe incredibile l’opposto”, ci dice Rossi. “Come incredibile è che, per anni, si sia andati avanti con un’imposizione inaccettabile e con una forzatura della normativa posta in essere dagli operatori in tutti questi anni”.
L’obbligo di utilizzo di un dispositivo imposto dall’operatore è paragonabile all’obbligo di utilizzo di una determinata tv per vedere alcuni canali o, ancor più chiaro come esempio, di un determinato smartphone per poter navigare in rete. Se siamo liberi di scegliere la nostra tv preferita, perché non possiamo scegliere anche il nostro router? L’interesse di Aires su tutto ciò che ruota attorno alla libertà di scelta è presto spiegato: Aires rappresenta dal 2005 i rivenditori specializzati di elettronica (vi aderiscono tutte le principali catene e gruppi presenti in Italia), rivenditori che quindi offrono agli utenti, tra gli altri prodotti, anche i modem router. Un’offerta che, per forza di cose, sarebbe azzoppata da un’eventuale imposizione agli utenti di router scelti dai provider.
“L’obiettivo di Aires è passare da un mercato captive a un mercato contendibile, in modo tale che il consumatore possa scegliere il prodotto più adatto alle sue esigenze” aggiunge Rossi, e noi aggiungiamo che questa libertà sprona anche i produttori a realizzare device sempre migliori e performanti. La libera concorrenza, in soldoni.
Venendo a notizie più recenti, sappiamo che AGCOM ha recentemente avviato una consultazione sulla fornitura gratuita di 500mila linee ADSL da parte di uno dei più noti operatori di tlc, a cui si aggiunge il tema dei voucher per l’incentivo alla domanda del Digitale (rinonimati voucher Banda Ultra Larga): due temi strettamente connessi alla disponibilità e scelta dei router. Qual è il ruolo che giocano i rivenditori specializzati di prodotti elettronici in questa vicenda? “Anche questo rischia di essere un problema enorme e più grave di quello precedente, uno scandalo nazionale meritevole di essere ricordato nei libri di storia, perché prezzi predatori e lock-in sono due pratiche giustamente proibite quando le fa un’imprenditore con risorse proprie ma diventerebbero incredibilmente possibili in questo caso con l’utilizzo di fondi pubblici, che consentirebbero a operatori di comunicazione di fare un dumping immenso e, al tempo spesso, di imporre apparecchiature con delle misure di lock-in” dice Rossi, sottolineando quanto l’obiezione di Aires a tutto questo sia massima. Col rischio, aggiungiamo noi, di trovarsi alla fine del primo anno di fornitura gratuita della connessione a non poter abbandonare tanto facilmente l’operatore che l’ha “gentilmente” offerta.
Tutta questa proposta avviene in un momento storico molto particolare, con tutta la libertà di fornire aiuti di Stato dovuta all’emergenza Covid-19: un’emergenza che, speriamo, prima o poi rientrerà ma che, grazie a certe proposte, avrà ripercussioni sul mercato che dureranno ben oltre la fine dell’emergenza stessa.
“A questo punto meglio fornire due anni gratuiti di connessione e nessun router piuttosto che un anno e router incluso” conclude Rossi.
Per concludere, possiamo dire che l’avventura Modem Libero sia giunta a un punto classificabile come “vittoria definitiva” o c’è ancora il rischio che, con un colpo di spugna, venga perso il lavoro degli ultimi tre anni e ci si ritrovi al punto di partenza? “Il rischio c’è, ed è pure alto. Siamo in una condizione d’emergenza ed è facile prendere decisioni sbagliate, difficili poi da correggere in futuro” conclude Rossi, “quindi è importante fare tutto il rumore possibile su questa vicenda”.
E noi siamo qui per tenere sempre alta la guardia e informarvi su ogni novità legata alla vostra libertà di scelta.