LIBERTÀ DI ROUTER? FORSE CI SIAMO
- On 13 Settembre 2017
Potrebbe essere tempo di #modemlibero anche in Italia, però manca l’approvazione di una legge che dia poteri sanzionatori all’Agcom, ferma in Senato, per cambiare il contesto. Attualmente i provider obbligano i loro clienti a usare i loro router, quando questo specifico settore di dispositivi è invece a libero mercato: un piccolo caos dovuto alla definizione di questi strumenti e l’obbligo di fatto che siano esclusivamente forniti dal provider nel sistema a fibra ottica.
Sulla libertà d’uso di questi strumenti che collegano alla rete ai nostri computer e smartphone si discute da diverso tempo, senza una soluzione: da un lato consumatori e produttori che considerano neutrali i terminali di accesso rispetto a ciò a cui consentono di accedere; dall’altra parte i provider che invece per la fibra ottica considerano questi dispositivi fortemente collegati alla sicurezza e agli standard del loro servizio, nel quale vedono separati connessione web e VoIP; cosa che produce la fatica di chi, volendo usare ad esempio Fritz Box, dovrebbe “sniffare” i dati. Il problema è tutto lì. Con una normale adsl si possono cambiare i modem, ma con l’estensione sempre più grande della banda larga, di fatto si sta creando un vincolo commerciale di massa connessione-modem, quest’ultimo blindato dai provider per questioni, dicono, di sicurezza e di servizi aggiuntivi.
La lettura completa dell’articolo di Marco Viviani è disponibile sul sito webnews.it.