MODEM LIBERO: UNA PARTITA ANCORA TUTTA DA GIOCARE
- On 27 Novembre 2017
Quella del modem libero è una partita ancora tutta da giocare in Italia e – è bene specificarlo – i giocatori non sono neanche scesi in campo. Se è vero, infatti, che il tema è finalmente entrato nelle nostre aule parlamentari accelerando il processo di recepimento della normativa europea, la questione risulta per lo più sconosciuta agli utenti finali, veri beneficiari di un provvedimento che – se effettivamente entrasse in vigore – porterebbe loro innumerevoli vantaggi.
Ad oggi infatti, pochissime persone – ad eccezion fatta degli addetti ai lavori e della cerchia dei cosiddetti “smanettoni” – sanno quali sono i benefici reali connessi alla libertà di scelta del router per collegarsi alla rete Internet. Proviamo a riassumerli:
- PRESTAZIONI. Non tutti i modem sono uguali, certo. Sul libero mercato ce ne sono di qualità e affidabilità anche molto diversa e che integrano molte altre funzioni (Wi-Fi a range e velocità potenziati, numerosità delle porte, porte USB per il collegamento di dischi e stampanti, e così via). Pensiamo solo al fatto che se il processore interno al modem non è veloce, la navigazione in rete non lo sarà sicuramente. A riguardo, ci sono operatori che aggiornano il modem dell’utente e altri che invece lasciano lo stesso modem anche per anni, impedendo quindi ai clienti di sfruttare a pieno la banda che viene pagata. Essere vincolati a un router che non si vuole significa avere prestazioni distanti dalle proprie esigenze e non poter sfruttare tutte le potenzialità della rete.
- Il router imposto da un gestore generalmente non è utilizzabile con la rete di un nuovo provider. C’è infatti chi il modem lo offre nel pacchetto, qualche volta in promozione e qualche volta inserito in costi di attivazione e chi invece lo fa pagare agli utenti con vincoli contrattuali che possono durare anche 48 mesi. A ciò si aggiunge il fatto che ad ogni cambiamento di provider residenziale l’utente sia costretto a farsi carico di un altro acquisto di router.
- Il router sotto il pieno controllo del gestore non dà alcuna garanzia all’utente di riservatezza e protezione dei propri dati, per cui addio alla privacy e alla sicurezza. Inoltre, essendo i router dei gestori tutti uguali e configurati serialmente, l’identificazione di una vulnerabilità diventa una facile porta di ingresso verso tutte le reti locali e i dati degli utenti da parte dei malintenzionati, come già successo diverse volte in passato proprio con i router di proprietà dei gestori.
Vantaggi, quelli sopra descritti, che rivestono un’importanza fondamentale se si pensa che sull’accesso rapido, neutrale e semplice ad internet si stia giocando la partita più importante di tutte: la digitalizzazione del Paese e a giocarla siamo tutti noi.